Moltissimi non si sono accorti del grande cambiamento che è avvenuto negli esseri umani, principalmente nella loro scala dei bisogni, dopo la pandemia. Prima del Covid gli uomini avevano dei bisogni più semplici, come sicurezza, accettazione sociale, autostima, quelli che ci hanno accompagnati nelle scelte negli ultimi 70 anni. Se riflettiamo, essere dipendente a tempo indeterminato di una azienda, una volta certamente dava sicurezza, dava un ruolo nella società, consentiva ad un essere umano di potersi sentire fiero di sé stesso e dunque gli dava la tanto agognata autostima. Che cosa ne è stato del “bisogno di sicurezza” quando le aziende più solide hanno messo i dipendenti in cassa integrazione e lo Stato Italiano, la settima potenza mondiale, in preda alla totale confusione, ci ha messo 3 mesi a mandar loro dei soldi per farli mangiare? Che cosa è importato alle persone della “accettazione sociale”, se restare senza lavoro e senza stipendio era diventata la normalità e non ci si vergognava più? E “l’autostima” per chi, se all’improvviso tutti eravamo di fronte ad una livella? Nessuna differenza tra ricchi, poveri, famosi, sconosciuti, niente più ci distingueva gli uni dagli altri, Vasco Rossi e Ligabue strimpellavano dal divano di casa come faceva chiunque altro, i professionisti postavano pizze alveolate e gli imprenditori ballavano su tik tok? Nessuno. Quello che abbiamo vissuto ci ha segnati profondamente, non si cancella subito togliendo la mascherina, é stato un periodo lungo ed intenso a tal punto da provocare cambiamenti profondi dentro di noi, come avviene dopo i grandi eventi traumatici. Come? All’improvviso alle persone non serve più il contratto a tempo indeterminato, serve essere più “occupabili”, per essere “resilienti” qualsiasi cosa dovesse succedere all’azienda dove lavorano, la cui solidità è oramai relativa. Sono loro, come individui, che vogliono sentirsi solidi nel mondo del lavoro per sentirsi più sicuri. Offrite ai vostri dipendenti, nuovi o vecchi, un percorso di crescita personale, fate imparare loro l’inglese si sentiranno più liberi. Fate imparare loro l’informatica, si sentiranno più adeguati ai cambiamenti in atto. All’improvviso le persone hanno iniziato ad aiutarsi di più l’un l’altro, ad essere solidali con la loro comunità. All’improvviso la razza umana si è risvegliata ed ha capito che il tempo in questa vita è limitato e fragile e perdere tempo facendo un lavoro sterile vale meno di qualsiasi cifra gli offrirete. Le aziende non possono permettersi di dare di punto in bianco più tempo, o maggiore equilibrio con la vita privata ai dipendenti, allora bisogna far entrare la vita nell’orario di lavoro! Date ai vostri dipendenti una missione, un ideale, uno scopo superiore per il quale vivere davvero, anche se intanto stanno lavorando. Partecipate a progetti sociali legati ai risultati aziendali, piantate un albero per ogni 1000 euro di fatturato, oppure aiutate chi ha bisogno grazie ai risultati che i vostri dipendenti vi faranno raggiungere. Fate questo, non perderete dipendenti validi ed avrete la fila di gente che vorrà venire a lavorare per voi. Lo so, non è semplice, come dice mio padre: se lo fosse non si chiamerebbe “impresa”.
O uscire senza essere andati dall’estetista o dal barbiere non faceva più paura a nessuno?
Chi aveva più bisogno dell’autostima in quei momenti?
Perché i bisogni erano cambiati.
Fate formazione, oggi ci sono mille opportunità che la rendono gratuita.
Investite nell’immagine e nella identità della vostra azienda e condividete gli obiettivi con i vostri dipendenti, ispirateli, affinché si sentano parte di un progetto, si sentano insieme ai colleghi ed ai loro capi una piccola comunità fatta di persone, che lottano fianco a fianco per il bene reciproco. Si attaccheranno all’azienda che diventerà la loro comunità, fategli fare dei team building con i colleghi, diventeranno una squadra, un gruppo, una “comitiva” al lavoro, di questo hanno davvero bisogno, non solo di uno stipendio più alto.
Partite dalla comunità attorno a voi, salvate il vostro piccolo angolo di pianeta, iniziate a pensare green e trasferitelo ai vostri dipendenti, c’è sempre qualcosa in più che possiamo fare e molto spesso corrisponde anche ad un risparmio di costi e ad un ritorno di immagine.
